EA_000_Banner_LA-STORIA2 Electro Adda S.p.A.

1948

È in un capannone nel centro di Lecco, in via Sirtori, che ha inizio la storia dei motori Electro Adda, storia che dura da oltre settant’anni. Qui, a partire dal 1948, i gemelli Antonio e Luigi Riva, due gocce d’acqua nell’aspetto come nella passione imprenditoriale, aprono il loro primo laboratorio artigianale per la riparazione e la costruzione di motori speciali.

Cresciuta mantenendo la sua identità di family company, oggi è una realtà storica e autorevole, coerente ai suoi valori fondativi, votata all’innovazione e alla ricerca e mossa da una passione che continua a essere il vero motore della sua attività. Quello di Electro Adda è un percorso esemplare che ha visto l’azienda svilupparsi nel tempo, da laboratorio artigianale a grande industria internazionale, emblema riconosciuto del Made in Italy nel settore dei motori elettrici.

1954

Nel 1953 sono già una trentina i dipendenti della Elettromeccanica Lecchese, la maggior parte di Galbiate e di Lecco, moltissimi parenti.

Elettromeccanica Lecchese si va sempre più specializzando nella costruzione di motori di piccola potenza, non superiori ai 3 HP, destinati ad aziende produttrici di macchine operative: torni, frese, fresatrici, macchine per pastifici e per falegnameria, macchine per la produzione di calze in seta o nylon.

Il successo commerciale porta la Elettromeccanica Lecchese a ricercare una nuova struttura produttiva più ampia dove trasferirsi. E, nel 1954, trovato un terreno in rione di Belledo, si procede alla costruzione di un nuovo stabilimento.

1968

“Luigi Riva, di ritorno da Milano, vide a Beverate un ex stabilimento di tessitura, vuoto con parte dei capannoni di recente costruzione e di immediato utilizzo, altri fatiscenti ed obsoleti, da demolire per costruirne di nuovi. Detto. Fatto. Si decise l’acquisto”.

L’atto, rogato dal Notaio Pietro Gaetani, viene registrato il 4 settembre 1968 e riguarda la costituzione, tra Antonio Riva, Luigi Riva, Alfredo Colombo, Giovanni Riva e Angelo Corti, della società per azioni Electro Adda SpA costruzioni elettromeccaniche. Presidente della società, il cui capitale sociale % sottoscritto in parti uguali è di 1 milione di Lire, è Antonio Riva; amministratore delegato Luigi Riva; gli altri soci entrano a far parte del Consiglio di amministrazione.

Anni 70

Сon lo spostamento a Beverate, le due società – Elettromeccanica Lecchese ed Electro Adda – convivono sul mercato, grazie anche all’utilizzo dell’adozione delle tecnologie di comunicazione che consentono loro di dialogare attraverso i primi modem. Viene anche ampliata in modo significativo l’attività e la produzione del Gruppo, che spazia di motori trifase a quelli a spazzole fisse e agli autofrenanti. Il successo si basa attraverso una attenta politica commerciale, dove al passaparola si affianca la messa in campo di un’adeguata organizzazione distributiva.

Gli anni Settanta vedono anche il nascere di una certa competizione tra i due complessi produttivi e, parallelamente alla crescita dei dipendenti, l’emergere delle prime manifestazioni di conflittualità sindacale, in un contesto nazionale caratterizzato da elevate tensioni tra capitale e forza lavoro, imprese e lavoratori.

1984

Gli anni Ottanta coincidono con l’esplodere, anche sul territorio lecchese, di una crisi economica generale con cui anche le più forti e dinamiche imprese sono costrette a misurarsi. La crisi determina nel 1984 la decisione di procedere ad una riorganizzazione complessiva, che si traduce nello spostamento di tutta la produzione a Beverate e nella successiva chiusura definitiva dello stabilimento dell’Elettromeccanica Lecchese, avvenuta nel 1987.

Nonostante la crisi, Electro Adda prosegue negli investimenti. A Beverate, in particolare, viene allestita una Sala Prove “imponente per le attrezzature di rilevazione dei dati componenti i motori elettrici, in fase statica o dinamica, prototipi o di serie, a garanzia di qualità. I dati di prova debbono corrispondere ai parametri costruttivi indicati; inoltre si riserva particolare attenzione alle finiture dei materiali d’uso, perché siano appariscenti ed i motori ‘confezionati su misura”.

1990

In questi anni avviene in Electro Adda Spa un importante passaggio di deleghe e competenze, con l’ingresso ai vertici, della seconda generazione imprenditoriale. Grazie anche a questa riorganizzazione Electro Adda riprende con nuovo slancio il proprio cammino. Ne sono testimonianza le numerose importanti partecipazioni a tutte le principali manifestazioni fieristiche, nazionali e internazionali, dei diversi settori dell’industria meccanica verso i quali si indirizza la sua produzione: dalle macchine utensili a quelle per la lavorazione del marmo e del legno.

Notevoli sono i successi che la produzione Electro Adda incontra nei mercati più esigenti e competitivi, come quelli tedeschi, per altro dominati da alcuni grandi colossi del settore. In questi anni vengono anche aperte unità commerciali in Germania, Adda Antriebstechnick, e a Modena.

Nuovo Millennio

Il processo di globalizzazione che coinvolge buona parte dell’industria metalmeccanica europea nei primi anni del nuovo Millennio, non manca di interessare anche Electro Adda. L’esigenza di restare competitivi in alcune nicchie di mercato nelle quali il costo del prodotto, determinato dal costo della manodopera, risulta eccessivamente elevato, aggravato per altro da un aumento significativo della materia prima, porta Electro Adda a scegliere di delocalizzare una parte della produzione all’estero.

In Cina e in Romania viene concentrata la produzione di motori di bassa potenza, che rimane comunque  anche in Italia seppur dedicata ai progetti “speciali” disegnati su misura seguendo le diverse necessità dei singoli clienti. Lo stabilimento italiano  implementa la produzione di motori con potenza superiore e con una  più elevata complessità costruttiva, oltre alla progettazione e al collaudo di tutti i motori presenti nei cataloghi Electro Adda. L’obiettivo di fare entrare l’azienda in un mercato globale  viene conseguito riuscendo comunque a mantenere alta la bandiera del MADE in ITALY.

2012 - 2022

Gli ultimi 10 anni si caratterizzano per una ulteriore ripresa dell’attività aziendale. Parallelamente all’affacciarsi di alcuni esponenti della terza generazione imprenditoriale, vengono effettuati una serie di investimenti volti a rinnovare le attrezzature di produzione, collaudo e controllo per renderle all’avanguardia e all’altezza delle sempre maggiori esigenze del mercato.

All’introduzione di robot e all’automatizzazione di alcuni processi, si affianca l’introduzione del metodo Toyota volto a migliorare l’efficienza produttiva e, al tempo stesso, ad accrescere le competenze del personale. Sempre più forte diventa il rapporto con il mondo della scuola e dell’università, con un inserimento progressivo di giovani.

Viene potenziato il reparto di progettazione e introdotte nuove apparecchiature nella sala collaudo. Accanto ai mercati di sbocco più consolidati, Electro Adda si indirizza anche verso nuovi mercati, a cominciare da quelli in cui l’efficienza energetica dei suoi motori può essere maggiormente apprezzata, acquisendo importanti commesse.